fbpx

Passeggiando lungo il quartiere Villanova tra storia, shopping e tradizioni

Passeggiando lungo il quartiere Villanova tra storia, shopping e tradizioni

Lunghi e stretti vicoli lungo i quali perdersi, tra antiche botteghe artigiane, ristorantini tipici e gatti panciuti che dormono sornioni accanto alle finestre delle caratteristiche casette color pastello. Questo è solo un piccolo assaggio del bellissimo quartiere Villanova in cui sorge Villa Vivaldi.

Un quartiere vivo e pieno di energia, il più recente (come suggerisce il nome in sardo campidanese Biddanoa), tra i quattro storici della città di Cagliari insieme a quello di Stampace, di Castello e de La Marina. In tempi lontani era considerata la prima periferia al di fuori delle mura, dove risiedevano i contadini provenienti dalla pianura del Campidano, i quali possedevano ampi terreni e le relative attività commerciali. Alla fine del XIII secolo, infatti, Villanova era considerato quasi come un paese a sé stante al fianco della città. Per questo motivo si può ancora percepire la sua anima “rurale” nelle sue case basse e uniformi, che si distinguono dalle grandi mura e dai bastioni del resto della città. Oggi il quartiere è a carattere prevalentemente residenziale con storie e caratteristiche tutte da scoprire.

Le sue origini sono alquanto misteriose. Sappiamo però, con certezza, che il quartiere un tempo era circondato da mura non fortificate che partivano dall’area in cui oggi sorge Piazza Costituzione, percorrevano la Via Garibaldi, la chiesa di San Domenico, fino a raggiungere l’attuale chiesa di San Cesello in via San Giovanni. Qua era situata la porta “della Cavagna”, il punto di accesso alla pianura di La Vega e alla strada che portava a S’avanzada e alla torre di San Pancrazio.

Per quanto riguarda la data di costruzione del quartiere, possiamo ipotizzare che sia risalente al periodo romano anche se, il popolamento vero e proprio risale al periodo catalano. Pian piano Villanova si riempì di ampi spazi verdi con alberi e orti, una location ben differente dalle altre zone di Cagliari. La vita del quartiere procedeva tra lavoro nei campi e artigianato nelle piccole botteghe; gli agricoltori si svegliavano di buon mattino, raggiungevano i poderi oltre la porta Cavagna, mentre i fabbri e falegnami si appropinquavano verso i quartieri vicini per vendere i propri prodotti, anche a domicilio. L’urbanizzazione intorno, intanto, crebbe velocemente: nacquero così, nelle zone confinanti, anche i quartieri di La Vega, San Benedetto e Sant’Alenixedda.

Leggi anche: “Il Legame tra Sant’Efisio e Villa Vivaldi

Cosa fare e vedere nel quartiere Villanova

 Il quartiere Villanova è davvero tutto da scoprire. Per cominciare, partite dal Terrapieno, area che costeggia le mura della città vecchia; sarete rapiti da un un incredibile e completo panorama su Cagliari, dal suo mare ai suoi verdi colli, fino al suo centro storico. Una passeggiata panoramica lungo un viale alberato che regala anche scorci di affascinante street-art proprio sulle vecchie mura, quasi si fossero trasformate in tele da dipingere. Non potrete fare a meno di ammirare anche i due campanili, uno appartenente alla chiesa di San Giacomo e l’altro alla chiesa di San Domenico, che danno il nome alle due maggiori piazze e luoghi di aggregazione del quartiere. La passeggiata lungo il Terrapieno si conclude con l’entrata ai Giardini Pubblici, una meravigliosa area verde con, al suo interno, la Galleria comunale d’arte di Cagliari; un riparo sotto le maestose magnolie dove osservare la splendida vegetazione e rilassarsi prima di continuare il viaggio.

Immergetevi ora nelle lunghe e strette stradine come via Giardini e via San Giovanni, dove le vecchie case sono piccole, ma curate e ricche di colori e dettagli. Basta alzare lo sguardo per individuare stravaganti addobbi agli ingressi come fiori, targhe con frasi particolari e dipinti. Non è un caso, infatti, che qua, ogni anno, si svolge la rassegna culturale “Balconi fioriti a Villanova”, in cui si premia il balcone con la migliore decorazione floreale. Ora potrete scorgere da vicino la chiesa di San Giovanni e il chiostro di San Domenico, dove una piccola visita è chiaramente d’obbligo. Ora siete davvero immersi nel cuore di Villanova: finite di percorrere via San Giovanni e via Piccioni, dove le attrazioni sono proprio le stradine, i loro abitanti e i profumi di un quartiere che sembra essersi fermato nel tempo, lontano da tutto e tutti. Inoltre, se desiderate concedervi un po’ di sano shopping, via Sulis è proprio ciò che fa al caso vostro, tra boutique eleganti, botteghe artigiane e piccoli negozi dove trovare delle perle introvabili. Sempre nella via Sulis potrete fare un salto anche in una delle più antiche parrocchie della città, la chiesa di San Giacomo.

E se volete fermarvi per una piccola esperienza enogastronomica? No problem. Nelle vicinanze troverete tanti ristorantini con cucina tipica sarda (e non solo), tra le migliori pasticcerie della città, e localini informali dove gustare un ottimo aperitivo con salumi e formaggi locali.

Al giorno d’oggi, Villanova è senz’altro uno dei quartieri più semplici ma, allo stesso tempo, esclusivi e vivaci. Un quartiere con una forte identità dove regna un’atmosfera unica, lontano dal caos cittadino. Un ambiente ricco di magia dove godersi appieno una giornata all’insegna della cultura, dello shopping e della tradizione enogastronomica sarda. E ciò che più colpisce di questo quartiere è la convivenza pacifica di culture differenti, che vivono nel rispetto reciproco in totale tranquillità e sicurezza; ed è anche per questo che sembra di vivere una dimensione a sé stante, dove ci si fida l’uno dell’altro, dove si parla tra vicini di casa tra un balcone e l’altro, e dove gli anziani si siedono a chiacchierare del più e del meno, proprio come in un vero paesino della Sardegna. Ragion per cui Villanova si può benissimo definire come un vero e proprio paese dentro la città.

 

Consulta anche: “Mise en place per eventi speciali: apparecchiare la tavola con stile ed eleganza